Pergola apre la stagione di sua maestà
il tartufo bianco. L'autunno delle Marche
è un'esplosione di sapori: ecco dove gustarli

Lunedì 2 Ottobre 2023, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 17:55 | 3 Minuti di Lettura

Pergola apre la stagione di sua maestà il tartufo bianco

Il tartufo bussa alle porte dell’autunno e alcune città sanno come rendergli onore. Pergola, come ogni anno, dedica al più pregiato, il tartufo bianco, una fiera che fa delle sue bontà una golosa meta turistica. Non a caso, questo fine settimana, in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, l’assessore Sabrina Santelli accoglie gli equipaggi della “Cento Miglia del Gusto” e la Pro loco, con la rivista “Plein Air” schiere di camperisti in giro per i “Borghi, bandiera arancione”. Una declinazione spinta al suo massimo con la complicità del “Firmamento Stellato”, gli chef Michelin, l’upgrade per promuovere le Marche ideato dall’Agenzia regionale per il Turismo e l’internalizzazione, ma anche dell’Intelligenza Artificiale.

I fine settimana gourmet

La chatbot solleticata da Raffaello Travel Group ha ideato tre week-end gourmet che l’hospitality partner della fiera ha calato sul territorio. Ed ecco tre domeniche, il 1, il 8 e il 15 ottobre all’insegna di stellati racconti. La prima coppia a narrarli è mare-monti. Ossia lo chef Davide Di Fabio del ristorante “La Gioconda” di Gabicce con “L’Armonia”, ricetta che fa sposare i maccheroncini campofilonesi, con funghi porcini, pino mugo, caviale e tartufo bianco e Enrico Mazzaroni del ristorante “Il Tiglio” di Montemonaco con “Bosco”, una zuppa dei Sibillini con salsiccia, funghi trifolati, schiuma di patate dei Sibillini ovviamente, polvere di aghi di pino e tartufo bianco. Domenica 8 ottobre, lo chef Pier Paolo Ferracuti del ristorante “Retroscena” con “La Memoria” lo abbina ad un piatto che parla di cipolla alla griglia, di composta di visciole, di pane al caffè, e di fegatini cacio e pepe mentre Stefano Ciotti, del “Nostrano” di Pesaro lo propone con maccheroncini di Campofilone, pecorino, limone e ginepro.

L’abbinamento unico

Il 15, Nikita Sergeev del ristorante “L’Arcade” regala “La Musica” abbinando Sua maestà il tartufo bianco alla Capasanta alla Rossini e Errico Recanati del ristorante “Andreina” con “Dalla baia alla montagna” gioca la carta del gambero de porcino e del Re bianco. Proposte superlative che parlano di tradizioni, d’uomini e d’innovazioni e scrivono altre nuove pagine nella storia dell’enogastronomia marchigiana. Come le stanno scrivendo altri protagonisti da sempre presenti nella Città dei Bronzi Dorati.
Massimo Biagiali dell’Hotel Giardino che, da lustri, veste con il suo stile i piatti pergolesi. Associa, in equa misura, la passione per i piatti della tradizione e per le materie prime prodotte nei luoghi vocati; il rigore nel rendere le ricette più leggere e traghettarle nell’arte culinaria contemporanea ed infine, il culto del mestiere di un oste che presta attenzione al minimo dettaglio. Una cena di gala studiata con il connaisseur Elio Palombi, amico fidato di Gualtiero Marchesi.

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