Centrale Biometano alle Paludi, Calcinaro rassicura i cittadini: «Per ora un piccolo impianto»

Paolo Calcinaro
Paolo Calcinaro
di Chiara Morini
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:35

FERMO Biometano a San Marco alle Paludi, nuovo atto. Il futuro possibile impianto è entrato nei radar del Comune, che, come annuncia il sindaco Paolo Calcinaro, provvederà a fare tutte le verifiche del caso. Questo per quanto riguarda l’impianto, di piccole dimensioni, che beneficia della procedura semplificata. Diverso il discorso per quanto riguarda la parte degli allevamenti, per la quale non c’è domanda.

La scaletta

Andando per ordine e quindi partendo dall’impianto, il sindaco spiega che per questa parte del progetto è stata presentata una Scia. «Una comunicazione – osserva – che, per effetto della procedura semplificata passa solamente per gli uffici e non arriva alla parte politica».

Una procedura, ricorda, introdotta sotto il governo Draghi, ormai tre anni fa, da quando è arrivata la crisi energetica, che prevede «quasi totalmente la gestione delle pratiche in autocertificazione, per installazioni di impianti a servizio dell’azienda agricola per generare biometano. Nessuna emissione esterna, ma una diretta immissione nella rete energetica. Ripeto, si tratta di una procedura semplificata solo per impianti di piccola dimensione, quelli maggiori devono seguire altre procedure che passano per processi di autorizzazione in Provincia, Regione, o Ministero a seconda delle dimensioni. E le autocertificazioni a corredo sono state tutte presentate, comprese quelle sanitarie»

. Autocertificazioni che Comune ed enti preposti provvederanno a verificare, ovvero a «stabilire che quanto riportato nelle autocertificazioni sia giusto. Ci troviamo di fronte a un impianto base, con altezze che arrivano fino a cinque metri. Una capacità lavorativa di pollina in autocisterne, trasporti previsti ogni due giorni. Dati riferiti al progetto attuale che saranno verificati con le normative di riferimento e, se ci saranno criticità, è evidente che gli uffici interverranno secondo quanto si può fare anche con la sospensione della realizzazione». Se però i parametri di legge saranno rispettati, il progetto sarà attuato. «Se i parametri saranno rispettati - aggiunge il sindaco – ci troveremo a subire effetti di semplificazioni estreme volute dai governi nazionali per insediamenti nazionali, così come sta accadendo per la pressoché totale liberalizzazione a livello nazionale per le antenne di telefonia. Un’ingiustizia che si riflette tanto sui Comuni quanto sui cittadini».

I particolari

Diverso il discorso per la parte relativa all’allevamento, per la quale il sindaco dice espressamente e chiaramente che «non c’è alcun procedimento aperto o domanda pendente per la realizzazione di allevamenti di animali, sia massivi che ristretti: qualora ci fossero, rappresento sin d’ora la contrarietà dell’amministrazione comunale alla realizzazione di un tale tipo di insediamento, fermo restando il dovuto rispetto delle normative in atto». Si resta in attesa di conoscere le verifiche: per contrastare il progetto, si era anche costituito un comitato di cittadini di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano.

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