Le terapie segrete per la "conversione" degli omosessuali. In Russia sarebbero almeno una dozzina le cliniche a condurre queste pseudo cure, pratiche abusive utilizzate per "riconvertire" con la forza le persone LGBTQ+. Lo ha riferito l’emittente Current Time, finanziata dagli Stati Uniti. Secondo l'inchiesta, i “pazienti” vengono spesso inviati in queste cliniche di terapia di conversione contro la loro volontà. Il trattamento prevede l'isolamento dal mondo esterno per diversi mesi, durante i quali a volte sono costretti ad assumere psicofarmaci, a pregare e a sottoporsi all'ipnosi.
Le cliniche choc di Mosca
Le cliniche, che operano a Mosca, nelle regioni di Rostov e in parti del Caucaso settentrionale russo, fanno pagare fino a 130.000 rubli (1.420 dollari) per i servizi di "trattamento". I "servizi" sono spesso forniti in segreto. Tra le cliniche c’è un centro di riabilitazione russo-ortodosso della regione di Mosca che, secondo quanto riferito, isola le persone LGBTQ+ per almeno sei mesi mentre «si incontrano con i terapisti e pregano». Un altro centro di terapia della conversazione, con sede a Mosca, ha detto ai giornalisti di Current Time che può fornire «una sessione di ipnosi via Skype» per curare «l'omosessualità».
I rapimenti
Alla fine dell’anno scorso, il Washington Post ha riferito che le famiglie in Russia pagavano cliniche private per rapire i loro figli queer e costringerli a sottoporsi a una terapia di conversione.