Ancora bufera sulla polizia della Florida, dopo le immagini e i video diffusi gli scorsi giorni che mostravano le violenze subite dal 25enne italiano Mattia Falcinelli durante l'arresto a Miami. Questa volta la vittima è un militare dell'aereonautica Usa di 23 anni, ucciso a sangue freddo a casa sua. Anche per quest'ultimo cruento episodio, a rendere la vicenda un vero e proprio caso, è stato un video della bodycam del poliziotto che ha sparato ben sei colpi di pistola a bruciapelo, uccidendo l'aviere afroamericano Roger Fortson. L'episodio risale al 3 maggio ed è avvenuto nell'abitazione situata a 8 km dallo Special Operations Wing di Hurlburt Field, dove il giovane era di stanza.
La ricostruzione
Dietro l'uccisione del ragazzo ci sarebbe stata una soffiata sbagliata: secondo la famiglia la polizia avrebbe bussato all'appartamento errato. Gli agenti, infatti, avevano risposto a una chiamata di un testimone che aveva riferito di sentire grida e urla provenire da dietro la porta di un appartamento. In realtà il ragazzo era solo, in videochiamata con un amico, secondo quanto affermato dal legale della famiglia Ben Crump, l'avvocato per i diritti civili che ha lavorato su numerosi casi di alto profilo tra cui quello dell'afroamericano George Floyd, ucciso da alcuni agenti nel 2020 a Minneapolis.
Proprio la persona al telefono con la giovane vittima ha riferito che il 23enne ha sentito bussare, ha chiesto chi era ma non ha ricevuto risposta, poi ha sentito bussare nuovamente in modo «molto aggressivo» ma non ha visto nessuno guardando attraverso lo spioncino (il video mostra infatti l'agente mentre si accosta al muro per evitare di essere visto). A quel punto Roger Fortson si è preoccupato e ha preso la sua pistola. Il testimone che ha accompagnato la polizia nel complesso residenziale si è detto convinto che gli agenti siano andati all'indirizzo errato visto che il 23enne era solo e non stava litigando con nessuno.
Il video scioccante
Le immagini catturate dalla bodycam del poliziotto (ora in congedo amministrativo) sono drammatiche. La telecamera riprende la polizia che arriva al complesso di appartamenti dove viveva il giovane militare e viene condotta verso un'ascensore da un testimone che sosteneva di aver sentito urla e liti provenire da una delle case. L'agente (vicesceriffo) si avvicina da solo all'ingresso, bussa annunciandosi come un membro «dell'ufficio dello sceriffo», e quando l'aviere apre la porta tenendo in mano una pistola (legalmente registrata) spara immediatamente sei colpi contro di lui.
Mentre Fortson è a terra ferito, il poliziotto gli urla «butta la pistola» e la vittima risponde «non ce l'ho».
La giustificazione della polizia
Lo sceriffo della contea di Okaloosa, Eric Aden, ha negato di aver sbagliato appartamento, affermando che l'agente «ha agito per legittima difesa». L'avvocato della famiglia, Ben Crump, ha accusato la polizia di cercare di «giustificare un uso eccessivo e ingiustificabile della forza». Sulla sparatoria stanno indagando il dipartimento delle forze dell'ordine della Florida e l'ufficio del Procuratore di Stato. Lo sceriffo ha promesso di garantire «trasparenza e responsabilità», precisando che «queste indagini richiedono tempo».