Piero Fassino e il furto al duty free, parlano gli addetti: «C'è un precedente»

C'è un video delle telecamere di sicurezza che avrebbe ripreso l'episodio avvenuto il 15 aprile scorso nel duty free di Fiumicino del presunto furto di un profumo da parte del parlamentare. Dopo l'invio dell'informativa la palla passerà ai magistrati

Piero Fassino e il furto al duty free, parlano gli addetti: «C'è un precedente»
Piero Fassino e il furto al duty free, parlano gli addetti: «C'è un precedente»
di Redazione web
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Aprile 2024, 21:52

Si complica la posizione di Piero Fassino denunciato per il furto di una boccetta di profumo al duty free di Fiumicino. Secondo quanto riporta l'Ansa ci sarebbe un "precedente". A confermarlo i dipendenti dell'esercizio commerciale che sentiti come testimoni hanno detto di aver riconosciuto l'ex ministro di Grazia e Giustizia che mantiene la linea difensiva: «Voglio vedere quelle immagini. C’è di mezzo la mia storia. In vita mia non ho mai rubato nulla. Tanti anni di attività politica, di gestione della cosa pubblica, e un malinteso rischia di oscurare tutto».  Acquisito il video di sorveglianza. L'informativa verrà trasmessa al pm.

Il caso

Un "precedente", nelle modalità del tutto simile a quanto avvenuto il 15 aprile scorso, potrebbe complicare la posizione di Piero Fassino denunciato per il furto di una boccetta di profumo al duty free di Fiumicino.

A raccontare come già in passato l'ex sindaco di Torino sia stato riconosciuto autore di un furto al Terminal 1 dello scalo sono stati i dipendenti dell'esercizio commerciale sentiti come testimoni dagli agenti della Polaria nell'ambito dell'attività svolta dopo l'episodio di metà aprile.

Il precedente

Nella prima occasione, secondo quanto apprende l'Ansa da fonti investigative, il deputato dem non venne fermato. Proprio per questo episodio gli agenti hanno raccolto le testimonianze anche di altri dipendenti del negozio che il 15 aprile non erano presenti.

La reazione di Fassino

«Un banale e increscioso episodio che avrebbe meritato un approfondimento pacato si sta clamorosamente trasformando in una aggressione mediatica, un vero e proprio processo parallelo che trova come unica spiegazione il cognome noto del cittadino coinvolto» ha affermato il legale del parlamentare, l'avvocato Fulvio Gianaria, sottolineando che proprio «per questa ragione, d'accordo con Piero Fassino, rimando ogni commento alla futura piena lettura degli atti». I verbali di quanto raccontato alla Polaria dai dipendenti del duty free finiranno nella informativa che gli investigatori nei prossimi giorni trasmetteranno alla Procura di Civitavecchia. 

Il video

Allegato all'incartamento anche un video di una delle tante telecamere a circuito chiuso presenti nel duty free che avrebbe ripreso le fasi del presunto furto. I frame del filmato sono stati acquisiti dalla Polaria che sta mettendo in fila tutti i tasselli della vicenda riguardante una confezione da 100 euro di un profumo Chanel. In base a quanto emergerebbe dal filmato Fassino avrebbe effettivamente tentato di trafugare l'oggetto. E ancora: il parlamentare in quel frangente non avrebbe il cellulare in mano come, invece, ha lui stesso raccontato in seguito addebitando alla distrazione di una telefonata il gesto di mettere in tasca la confezione. Il video, quindi, potrebbe risultare determinante per chiarire la dinamica.

La dinamica

Il parlamentare, che era in partenza per Bruxelles, venne bloccato poco dopo aver superato le casse dell'esercizio commerciale da alcuni vigilantes con in tasca la boccetta. Fassino nei giorni scorsi ha fornito la sua versione raccontando che si era fermato al duty free per comprare il profumo alla moglie ma avendo la valigia in una mano e il cellulare nell'altra e «non avendo ancora tre mani» ha «semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse». In quel momento, ha aggiunto, «si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell'atto segnalandolo ad un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo». Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede.

I prossimi passi

Dopo l'invio dell'informativa la palla passerà ai magistrati. Toccherà alla Procura decidere su come procedere: il primo passo potrà essere la formale apertura di un fascicolo di indagine e gli inquirenti a quel punto, dopo l'analisi degli atti inviati dalla Polaria, valuteranno se archiviare il procedimento o affidare alla polizia giudiziaria una delega per effettuare ulteriori approfondimenti. 

 

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