ASCOLI Si è tenuto ieri pomeriggio primo incontro pubblico nell'ambito del Forum di progettazione partecipata per la riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Carbon. Al centro dell’iniziativa c’è il progetto per la realizzazione del Parco del Tronto, un importante passo avanti verso la trasformazione e la valorizzazione di tutta l’area dopo la messa in sicurezza della cosiddetta “vasca di prima pioggia”.
Il progetto
L'architetto Shirley Mantin, direttore di Land Italia, ha illustrato il progetto «Saranno piantumati 370 nuovi alberi su una superficie di 5.400 metri quadrati. Ci saranno una serie di percorsi che porteranno fino alle sponde del fiume. Di fatto, il paesaggio fluviale del Tronto diventerà un nuovo elemento attrattore- spiega - Abbiamo fatto un tentativo per un processo di trasformazione del territorio in ottica di rigenerazione. Il progetto prevede un percorso principale, poi quelli secondari che si perdono del bosco, per poi arrivare con una sorta di passeggiata sulla sponda del fiume. Ad oggi, c’è un buono stato di avanzamento dei lavori con la stesura dei teli«. Mantin non ha svelato il nome del futuro parco; quanto ai tipi di vegetazione, alcune saranno tipiche del bosco locale, altre più ornamentali. Tutte le pavimentazioni saranno eco-compatibili e drenanti. Ci saranno alcune aree attrezzate, di sosta, con tavoli da picnic ma anche alcune aree giochi che ricorderanno la memoria della vecchia fabbrica. Sarà importante ragionare bene anche su un piano di manutenzione per mantenere tutto in maniera ottimale nel tempo».
Nuovo sopralluogo
Nino Tarantino, sub commissario del ministero per la bonifica delle discariche abusive ha aggiunto che c’è stato un nuovo sopralluogo nel cantiere «per sincerarci che ci siano tutte le esigenze temporali.