Torture al Beccaria, gli agenti si difendono: «Abbandonati a noi stessi». Quella mail della direttrice e le intercettazioni choc

di Redazione Web
Martedì 23 Aprile 2024, 23:42 | 1 Minuto di Lettura

«Ero impreparato, non ce la facevo più»

«Io non ce la facevo più, avevo già chiesto di essere trasferito e venivo anche seguito da uno psicologo» ,ha rivelato un altro agente. Sulla falsariga di quanto hanno spiegato anche gli altri quattro agenti che hanno deciso di parlare, il poliziotto ha raccontato che non gli era stata data «alcuna formazione specializzata» per trovarsi davanti quei ragazzi cosiddetti «difficili». E ha ammesso, così come altri, che lui «per rabbia e reazione» avrebbe commesso quelle violenze.

Anche lui ha parlato di una «situazione che si era creata», non predeterminata, in cui «noi giovani senza esperienza dovevamo affrontare e gestire tutto da soli e diventavamo rabbiosi». Lui non ce la faceva più, stando a quanto ha messo a verbale, e aveva chiesto «già da tempo di essere trasferito».

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