San Michele, a rischio gli arenili in concessione a Sirolo. E il mare viene avanti

Stortini, Bagni da Roberto: «C’è agitazione» Sparito il collegamento con Spiaggia Urbani

San Michele, a rischio gli arenili in concessione. E il mare viene avanti
San Michele, a rischio gli arenili in concessione. E il mare viene avanti
di Andrea Maccarone
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Sabato 4 Maggio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Sirolo, la “perla del Conero”. Il fiore all’occhiello della riviera sotto un doppio attacco. Da una parte la direttiva Bolkestein che potrebbe mettere in discussione la storia decennale degli operatori balneari che hanno praticamente creato il turismo di quella parte del Conero. E dall’altra l’erosione della costa che anche quest’anno ha messo in serie difficoltà non solo gli operatori, ma anche gli stessi visitatori. Andiamo per ordine. Prima di tutto l’annosa questione della direttiva europea che ha messo in subbuglio le tante imprese balneari a conduzione familiare. «La mia famiglia è a San Michele da 56 anni» afferma Daniela Stortini, titolare dello stabilimento Da Roberto. In quella lingua di spiaggia nessuna attività è in salvo. Tutti gli stabilimenti sono situati su area demaniale.

Il danno

«Sarebbe un bel danno perdere in un colpo solo la storia del turismo sirolese» tiene a sottolineare l’imprenditrice.

Per San Michele, infatti, non vale il discorso dei servizi da garantire. Perché strutture e bagni vengono allestiti ogni anno dagli operatori stessi e poi smantellati a fine stagione. Dunque chiunque dovesse vincere il bando potrebbe fare lo stesso. E poi le attività si sviluppano interamente su area demaniale. Quindi nessuna protezione, come invece per Portonovo o buona parte di Numana, dove la maggioranza dei servizi sono su suolo privato o comunale. «Tra noi operatori di San Michele c’è una certa agitazione» ammette Stortini.

L’apprensione

Il timore è di «perdere tutto quello che le nostre famiglie hanno fatto» continua. Un rischio che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, potrebbe materializzarsi. «Per adesso proviamo a non pensarci, c’è tutta una stagione davanti ancora da cominciare» ribadisce. Immaginare che possa essere l’ultima è un incubo che gli imprenditori del settore provano in tutti i modi ad allontanare. Si concentrano, appunto, sull’ospitalità da offrire ai turisti per l’estate 2024. Anzi, di solito si comincia dopo Pasqua a sistemare qualche lettino e qualche ombrellone per dare accoglienza ai primi visitatori. Del resto la stagione apre i battenti ufficialmente a fine maggio. Praticamente il taglio del nastro è dietro l’angolo, ma ad alzare l’asticella delle difficoltà quest’anno ci ha pensato il meteo.

Le mareggiate

«Non c’è più il collegamento tra San Michele e Spiaggia Urbani» afferma Stortini. Le ultime mareggiate si sono mangiate la spiaggia. E per andare da una spiaggia all’altra, naturalmente contigue, bisogna immergersi in acqua. Mentre normalmente c’è un piccolo passaggio offerto da scogli e spiaggia. «Funzionari del Comune e della Regione sono venuti a fare un sopralluogo - riprende Stortini -, ma non so che cosa si possa fare ora per porre un rimedio». E in tutta la zona di San Michele il mare è avanzato. Un avvio a ostacoli, ma la bellezza di quel posto non avrà difficoltà ad attirare turisti.

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