PESARO Bisognerebbe innamorarsi di uno sport, o al limite di una squadra, più che di un suo singolo, meraviglioso interprete. Una regola a cui è difficile attenersi, quando c'è di mezzo Paola Egonu, che sta alla pallavolo femminile come Leo Messi al calcio e da sola richiama folle oltre gli steccati del tifo. Basta leggersi i numeri delle presenze nelle arene del volley dove si esibisce l'opposto del Vero Volley Milano e della Nazionale. Ieri al PalaMegabox di Pesaro, la casa di Vallefoglia, c'erano 1.679 spettatori, più del doppio rispetto alla media di presenze (810 paganti) registrata nelle 13 precedenti partite interne di questo campionato di serie A1. Quasi il 50% in più del precedente primato (1.155 presenze) realizzato due settimane fa nella gara interna della Megabox contro l'Imoco Conegliano, la squadra più vincente della storia recente del volley femminile, piena di giocatrici azzurre e di star internazionali come Bella Haak.
L'effetto Egonu
Nulla di nuovo, perché l'effetto Egonu gonfia le presenze di tutte le piazze di A1 che ospitano Milano, con un incremento medio del 60-70% e punte del +114% in questa stagione a Busto Arsizio e del +195% per Chieri, che proprio per l'arrivo del fenomeno Egonu s'era trasferita in un impianto più grande, a Torino, sfiorando i 3.900 spettatori.