ANCONA - Dopo anni trascorsi a cercare soluzioni per ampliare gli spazi dell’edilizia giudiziaria, i progetti sembrano essere finalmente arrivati in rampa di lancio. Gli archivi di tutti gli uffici del distretto marchigiano verranno confluiti in una unica location: l’ex caserma Saracini di Falconara Marittima. Il progetto per la realizzazione di un mega polo archivistico è «in fase avanzata di definizione» hanno specificato il presidente della Corte d’Appello di Ancona Luigi Catelli e il procuratore generale Roberto Rossi alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che si terrà questa mattina nell’atrio del palazzo di giustizia del capoluogo dorico.
La sostenibilità
La struttura di Falconara, sostenibile energeticamente, dotato di sistemi di stoccaggio ad alta ingegnerizzazione e tecnologie in grado di digitalizzare il materiale d'archivio, avrà almeno 50mila metri lineari di archivio per soddisfare i bisogni del Ministero della Giustizia, che ha già stretto un protocollo con l’amministrazione comunale di riferimento.
L’altro fronte
Ma il comparto logistico degli uffici è destinato a cambiare anche sul fronte del Tribunale di Sorveglianza, della Procura generale e della Corte d’Appello. I magistrati e il personale amministrativo confluiranno molto probabilmente nell’ex sede Inps di piazza Cavour, stabile abbandonato dal 2016. Le parti in causa, Agenzia del Demanio e la società Investire Sgr che è proprietaria dell’immobile, avrebbero raggiunto un accordo per il prezzo. Si tratta, per il procuratore e il presidente della Corte d’Appello «di una soluzione logistica che arricchirà la città di spazi civici qualificanti, in cui finalmente amministrare in modo funzionale e dignitoso la giustizia da parte degli uffici distrettuali». Sono già in corso due interventi: uno al tribunale ordinario di Ancona, interessato da un restyling con i fondi del Pnrr (12 milioni) per garantire efficientamento energetico e dare un nuovo sistema antincendio al palazzo. L’altro intervento riguarda la Corte d’Appello e comporta la chiusura del terrazzo con l’ampliamento degli spazi destinati agli uffici. I lavori termineranno entro giugno 2024.
Altro tema che verrà toccato nella cerimonia di oggi: il sovraffollamento dei penitenziari della regione. L’allarme riguarda soprattutto Montacuto, dove ieri mattina ha perso la vita un altro detenuto, per un malore. È il terzo decesso in tre settimane. Nel carcere anconetano ci sono 310 detenuti per 257 posti.
L’organico della Polizia Penitenziaria ha una carenza del 34%, «percentuale - dicono Rossi e Catelli - che si attesta ben oltre i livelli di tollerabilità. I dati sull’andamento dei reati nel distretto verranno resi noti oggi. Ma recentemente il procuratore Rossi ha lanciato l’allarme sul trend in crescita degli episodi legati alla violenza di genere. Nel giro di un anno (quello giudiziario va dall’inizio di luglio alla fine di giugno) gli omicidi con vittime le donne sono aumentati del 133% e gli stalking del 4%. Sono state 282 le misure cautelari chieste dalle procure: 57 ad Ancona, 33 ad Ascoli, 57 a Fermo, 31 a Macerata, 71 a Pesaro, 33 a Urbino.