ANCONA Si sottopone all’intervento per ridurre la sofferenza renale, ma esce dalla sala operatoria con una lesione all’intestino. Fa causa all’ospedale di Torrette e vince cinque anni dopo aver passato un calvario. Alla donna, una 61enne di Grottammare, l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche, dovrà versare circa 160mila euro a titolo di risarcimento per il danno subito. La sentenza, in sede civile, è stata emessa dal giudice Pietro Merletti, che ha rilevato un «nesso di casualità tra l’evento lesivo e la condotta sanitaria».
Le motivazioni
Stando al giudice che ha trattato la causa, «una condotta sanitaria diversa, improntata a una maggiore cautela, avrebbe evitato il verificarsi delle lesioni accertate di natura iatrogena».
La ricostruzione
Il 27 marzo 2019 c’è il ricovero in Clinica Urologica per i dolori lancinanti causati dai calcoli. Il giorno dopo viene programmato l’intervento per ridurre la calcolosi con il posizionamento di due cateteri. Qualcosa nel corso dell’operazione è andato storto. Il 2 aprile insorgono i dolori addominali e la febbre. La laparatomia esplorativa aveva fatto emergere la perforazione del colon ascendente a livello della flessura epatica. Per oltre un mese la donna è rimasta ricoverata, uscendo dall’ospedale il 4 maggio, dopo aver contratto almeno due differenti batteri. Il 10 ottobre un secondo intervento per le conseguenze portate dalla lesione intestinale. Venti giorni dopo l’arrivo al pronto soccorso per dolori addominali e febbre. Insomma, un calvario.