Discariche abusive e rifiuti pericolosi abbandonati in capannoni e terreni: raffica di denunce dei Forestali in provincia di Ancona

Discariche abusive e rifiuti pericolosi abbandonati in capannoni e terreni: raffica di denunce dei Forestali in provincia di Ancona
Discariche abusive e rifiuti pericolosi abbandonati in capannoni e terreni: raffica di denunce dei Forestali in provincia di Ancona
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Giovedì 9 Maggio 2024, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:27

ANCONA Otto denunce, scoperte diverse discariche abusive con tonnellate di rifiuti pericolosi, tra cui amianto, olio esausto finito sul terreno e auto che sarebbero dovute essere domolite. Nelle ultime settimane i carabinieri forestali hanno a della provincia di Ancona hanno intensificato i controlli inerenti al contrasto degli illeciti in materia di rifiuti: a Fabriano i militari hanno posto sotto sequestro un’area dove erano stati smaltiti illecitamente, all’interno di due capannoni di superficie di circa 750 mq e lungo la strada di accesso,, ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi per la maggior parte costituiti da materiali da demolizione, eternith, scarti di mobilio, contenitori plastici e autovetture fuori uso.

Rifiuti pericolosi, amianto e vecchie auto di due capannoni

Le indagini condotte dai militari hanno consentito dapprima di individuare i due proprietari dell’area sequestrata e successivamente le modalità di smaltimento illecito dei rifiuti, reiterate nel tempo e tali da configurare, secondo i militari, il reato di discarica abusiva. Il Dipartimento Arpam di Ancona ha fornito supporto ai Forestali di Fabriano per la classificazione dei rifiuti presenti, il campionamento e la conseguente valutazione del potenziale inquinamento dell’area, sita a ridosso del fiume Giano e vincolata paesaggisticamente, i cui accertamenti sono ancora in corso. Denunciati i due proprietari del sito ritenuti presunti responsabili della creazione della discarica.

Sempre a Fabriano è stata sequestrata un’area dove erano stati smaltiti illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali provenienti da attività di demolizione e olio esausto.

Il sequestro penale è stato eseguito congiuntamente al personale dell’Arpam di Ancona, i cui tecnici hanno classificato i rifiuti da demolizione stimati in 150 metri cubi, tra i quali cemento, tegole, cartongesso, calcinacci, marmo, accumulati presumibilmente in più occasioni e provenienti da diversi cantieri edili. Sequestrati anche recipienti contenenti olio esausto, in parte sversato sul terreno e fonte di probabile contaminazione dell’area.  Dopo gli accertamenti è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona un cittadino fabrianese ritenuto presunto responsabile dell’impresa edile che aveva in gestione l’area oggetto della gestione illecita.

Otto denunciati per abbandono di rifiuti e materiale tossico bruciato

A Sassoferrato invece sono stati verificati cinque casi di abbandono o di rifiuti bruciati: macerie abbandonate da imprese edili ai bordi delle strade isolate, vecchi infissi di pvc dati alle fiamme, rifiuti di ogni genere gettati lungo le scarpate fluviali, cassette di polistirolo lasciate nei torrenti di montagna: vicende che, dopo accurate indagini, hanno portato ad otto denunce all’Autorità Giudiziaria per i reati di abbandono e abbruciamento rifiuti nei confronti di quattro diversi soggetti oltre a due sanzioni amministrative da 350 a 3500 euro ad altri due cittadini. Sono state inoltre avviate, in collaborazione con il Comune di Sassoferrato, le procedure che obbligano i responsabili alla bonifica dei luoghi a proprie spese.

Una denuncia è stata effettuata anche a Osimo dove i Carabinieri Forestali di Ancona hanno deferito un cittadino dorico per aver effettuato un deposito incontrollato di 600 mq di rifiuti non pericolosi di varia natura nelle pertinenze di un edificio adibito a civile abitazione.

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