Spaccio, Marco Orazietti rientra oggi in Italia: finita la latitanza a Valencia

Il pesarese era stato già condannato per l'incidente avvenuto sulle Siligate, nel giugno 2019, con tre persone decedute

Spaccio, Marco Orazietti rientra oggi in Italia: finita la latitanza a Valencia
Spaccio, Marco Orazietti rientra oggi in Italia: finita la latitanza a Valencia
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 02:40

PESARO Latitante in Spagna, Marco Orazietti, pesarese di 36 anni, tornerà oggi in Italia. Lo scorso 22 marzo l’ordine di carcerazione per l’uomo che si era rifugiato a Valencia da qualche mese per sottrarsi a una condanna definitiva a tre anni e tre mesi di reclusione per reati in materia di droga, confidando di poter eludere il provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti. Storie di spaccio di marijuana e di cocaina, per le quali già in passato era finito in carcere. Ma una volta uscito era di nuovo finito in un giro di consumo e spaccio, tanto che gli era stata contestata la recidiva reiterata e infraquinquiennale.

  Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pesaro in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale avevano individuato Orazietti a Valencia. Di qui il mandato d’arresto europeo da parte della Corte di Appello di Ancona. Orazietti era al lavoro quando è stato raggiunto dalla polizia. Oggi è atteso a Fiumicino, poi verrà trasferito nel carcere di Pesaro. Orazietti, oltre che per fatti di droga, era salito alla ribalta delle cronache perché coinvolto in un grave fatto relativo ad un sinistro stradale nel quale erano decedute tre persone, avvenuto sulla Statale 16 in località Siligate, nel giugno 2019. Un incidente che è costato la via a Silvia Lucarelli, 33 anni e ai coniugi 60enni Roberto Carosio e Oriella Bonerba. Orazietti, il 32enne, compagno di Silvia, è imputato per triplice omicidio stradale colposo in concorso. Per la procura avrebbe cooperato nella determinazione dell’incidente tirando il freno a mano che ha fatto scarrocciare il mezzo. Secondo l’accusa Silvia era alla guida. In primo grado Orazietti era stato condannato a 3 anni e 4 mesi. Il processo d’appello ha ridotto la pena a 1 anno e 8 mesi. L’avvocato di Orazietti, Andrea Giorgiani, ha presentato ricorso in Cassazione.
 
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