Politiche europee, torna la protesta dei trattori: presidio a Piediripa

Politiche europee, torna la protesta dei trattori: presidio a Piediripa
Politiche europee, torna la protesta dei trattori: presidio a Piediripa
di Marco Pagliariccio
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Domenica 5 Maggio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 13:29

MACERATA Un nuovo grido di dolore per non far tornare il mondo dell’agricoltura nell’anonimato. Ieri il Comitato agricoltori maceratesi (Cam) ha radunato una cinquantina di imprenditori agricoli, provenienti sia dal Maceratese che dalle province limitrofe (Fermo e Ancona) nel piazzale di via Concordia, a Piediripa, con l’obiettivo di tornare a mettere sotto i riflettori i grandi problemi del comparto.

La manifestazione

Una manifestazione che è stata però in tono minore rispetto a tre mesi fa (quando avevano risposto presente più del doppio), pochi manifesti e striscioni coloriti ma in generale un clima se non di rassegnazione, quantomeno di minore slancio rispetto agli ardori di qualche tempo fa.

Il presidio è iniziato alle prime luci dell’alba e in 12 sono partiti di buon’ora, quando non erano ancora le 8, per un corteo di 80 chilometri lungo le strade provinciali, facendo tappa a Civitanova e Porto Recanati per poi risalire lungo la Regina e sfilare nel centro di Macerata, toccando corso Cavour e poi tornando alla base per l’ora di pranzo. «In questi mesi ci siamo strutturati come associazione, con me come presidente, Francesco Ricotta come vice e Michele Rossetti come segretario, poi c’è ovviamente il direttivo – spiega il presidente di Cam Rossano Catinari – siamo tornati in strada oggi perché le questioni dell’agricoltura non sono state minimamente risolte né dalle associazioni di categoria né dai governi. Abbiamo avuto alcuni incontri con la politica, siamo stati anche a Pescara per confrontarci con il ministro Lollobrigida ma finora abbiamo ottenuto solo promesse, poco di concreto.

Lollobrigida ci ha detto che ci vuole tempo perché questo governo quando è arrivato ha trovato un disastro. Li attendiamo alla prova dei fatti». Per questo il Cam ha anche lanciato una raccolta firme «a sostegno della figura dell’agricoltore» che dovrebbe venire consegnata alla Regione. La petizione è volta a chiedere «la valorizzazione del made in Italy mediante un controllo e una trasparenza dei prezzi dell’intera filiera agricola, troppo spesso soggiogata a situazioni di oligopolio e ai dettami della grande distribuzione organizzata», ma anche la «adozione di misure che tengano conto del costo di produzione dei prodotti agricoli, combattendo pratiche di concorrenza sleale» e «l’immediata costituzione di un tavolo tecnico regionale permanente che coinvolga e tuteli tutti gli operatori del settore».

«Abbiamo raccolto un migliaio di firme fino ad ora – aggiorna il presidente – noi coltiviamo prodotti di qualità e rispettiamo i regolamenti mentre negli altri non è così: non c’è uguaglianza».

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